I tatuaggi colorati sono un’ispirazione per molti amanti del settore. Attraverso una scelta opportuna di pigmenti, stile, sfumature e area, i tatuaggi colorati possono essere un vero e proprio punto di svolta. Infatti, le persone scelgono uno o più colori per enfatizzare il significato associato a tatuaggio.
Tra i colori più scelti per questi tattoos troviamo rosso, blu, verde e giallo, sebbene si usino anche altri colori come il marrone e il rosa.
In fotografia un tatuaggio di Lorenzo Casagrande, staff While Label Tattoo
Storia dei tatuaggi a colori
Secondo alcune testimonianze storiche, i primi tatuaggi nella storia dell’umanità erano in bianco e nero. Per vedere i primi tattoo colorati bisogna arrivare ai tempi degli Antichi Egizi.
La tradizione dei pigmenti colorati è anche riportata nel popolo dei Romani, come dimostrato dagli artefatti risalenti al loro periodo illustre.
Una forte spinta nella direzione dei tatuaggi colorati è stata però data dall’arte giapponese dei tatuaggi, a partire dal 1600. Questo stile di tattoos è caratterizzato dalla presenza di colori molto appariscenti e pieni di luminosità, come ad esempio nella Carpa Koi e nel Dragone giapponese.
Un ulteriore passo in avanti rispetto al tattoo a colori riguardò la metà del secolo scorso, con la nascita di quello stile che oggi è noto come “vecchia scuola” di tatuaggi.
Al giorno d’oggi, nuovi stili si basano soprattutto sull’uso dei pigmenti colorati per ottenere gli effetti desiderati. E’ il caso ad esempio dello stile watercolor o di quello realistico.
Tatuaggi colorati VS bianco e nero
Con tatuaggi colorati si intendono tutti quei tattoos che, rispetto ai classici bianco e nero, prevedono l’uso anche di altri pigmenti. Questo genere di tatuaggi è nativo in alcune tradizioni, mentre in altre è solamente di recente introduzione. Ad esempio, gli stili di tatuaggio giapponese oppure l’americano old school prevedono l’uso del colore sin dalla loro introduzione.
La differenza principale dei tatuaggi con colori rispetto ai classici bianco e nero è il maggiore significato che si può associare ai simboli scelti. Grazie all’utilizzo di pigmenti colorati, è inoltre possibile enfatizzare un tatuaggio e renderlo più artistico.
Per queste motivazioni, i colored tattoos sono preferibili per dimensioni medio-grandi: infatti, maggiore è la grandezza e maggiore sarà la luminosità e l’integrità d’insieme, rispetto ad un tatuaggio piccolo.
Svantaggi dei tatuaggi colorati
Quando si sceglie un tatuaggio colorato rispetto ad uno semplice in bianco e nero, si va necessariamente incontro anche a degli svantaggi. Tra i più significativi troviamo:
- Sbiadimento: i pigmenti colorati hanno la tendenza a sbiadire molto più velocemente dei pigmenti scuri come il nero o il grigio. Questo vale soprattutto quando ci si espone alla luce diretta del sole e non si applica nessuna protezione.
- Grandezza del tattoo: i colori danno un tocco di classe in più per tatuaggi semi-grandi, mentre in tatuaggi piccoli possono paradossalmente dare un effetto negativo di poca chiarezza e disordine.
- Ritocchi: conseguenza del problema dello sbiadimento è la necessità nel tempo di fare dei ritocchi per mantener l’integrità e la vivacità dei colori.
- Protezione: per mantenere le proprietà di luminescenza e integrità dei pigmenti colorati, è consigliato proteggerli con crema solare soprattutto durante l’estate.