I tatuaggi polinesiani sono un genere unico e particolarmente apprezzato tra gli amanti del settore. Originari delle antiche tribù che vivevano nella Polinesia, il tatuaggio era considerato come un’espressione sociale per dimostrare identità. rango e discendenza.
Se tradizionalmente le aree più scelte per questi tattoo erano il viso e il torace, oggi sono molto frequenti soprattutto sulle braccia, sulle spalle e sulle gambe.
Cosa sono i tattoo polinesiani
Con il termine “tatuaggio polinesiano” si intende un genere di tatuaggio discendente dalle tradizioni dei popoli Polinesiani. Il primo incontro tra l’Occidente e la cultura polinesiana avvenne tramite il capitano Cook, uno esploratore Inglese del 18° secolo.
A partire da questo primo incontro, la cultura del tatuaggio polinesiano di diffuse a macchia d’olio in tutto il mondo. Al giorno d’oggi, questi tatuaggi sono considerati tra i più richiesti.
Le aree più tatuate oggi con questo stile sono soprattutto le braccia, le spalle, il petto alto, le gambe e i piedi.
Tatuaggio e tradizione
Quando si parla di tatuaggio polinesiano, bisogna considerare che esiste una distinzione netta tra due tipologie. Da una parte, ci sono i tatuaggi “Enata“, ovvero quelle rappresentazioni legate alla persona fisica che identificano l’appartenenza a una famiglia, stato sociale o luogo. Nella cultura originaria, il tatuaggio era considerato un mezzo per esprimere un sentimento, come l’essere parte di un ceto nobile o di una casta.
Dall’altra parte, compaiono i tatuaggi “Etua“, che richiamano invece il legame con la spiritualità della persona, quasi fossero dei richiami religiosi.
Significato dei simboli polinesiani
Il moko
In modo simile ai tatuaggi maori, anche nei polinesiani esiste il concetto di “moko”. Si tratta di un tatuaggio effettuato sul proprio viso dai guerrieri per raccontare un avvenimento fondamentale nella loro esistenza.
Nelle donne il corrispettivo era un tatuaggio nella zona del mento, come ad indicare l’appartenenza ad un guerriero.
Animali polinesiani
Gli animali sono un elemento molto diffuso nella cultura dei tatuaggi polinesiani. Un primo esempio di animale è la carpa, presente anche nella tradizione giapponese, come un elemento che racconta coraggio, determinazione e resilienza; un altro animale spesso scelto è il gabbiano, simbolo della libertà della propria vita, del futuro se si pensa alla migrazione, ma anche del ritorno alle origini.
Tra gli altri animali spesso usati ci sono la tartaruga, elemento simboleggiante il legame con la famiglia, i delfini, associati alla felicità, e i canguri, usati per rappresentare l’equilibrio.
Altri simboli
Oltre al moko e agli animali, la cultura polinesiana è ricca di simboli con svariati significati. Consideriamo i più frequenti:
- Sole: anche questo è un elemento che troviamo in molte tradizioni di tatuaggi. Nella cultura polinesiana, è l’espressione dell’energia e della forza che ci spinge a prendere le nuove decisioni-
- Mare: il significato associato a questo elemento è l’aldilà. Infatti, le tribù polinesiani erano solite rilasciare il corpo dei defunti in mare.
- Elementi di guerra. tra questi ci sono soprattutto le punte di lancia, scelte per identificare la forza e il coraggio dei guerrieri, e le asce, simbolo della resistenza e della resilienza contro le avversità.
Link all’immagine: https://www.pexels.com/it-it/foto/moda-persona-donna-modello-7005798/